L’ultimo giorno di lavori del Forum sociale di Belem è stato dedicato all’economia solidale, non solo come antidoto alla crisi economica globale, ma anche come tassello per la costruzione, qui ed ora, del nuovo mondo possibile. Sabato c’è stata anche la Corsa per i diritti, organizzata dalla Uisp. Positivo il bilancio dell’espansione del Forum sull’internet.
Il Forum sociale mondiale numero nove volge al termine. A Belem nel cuore dell’Amazzonia si sono svolte sabato le ultime attività autogestite prima delle assemblee tematiche di domenica mattina, che convergeranno poi nel pomeriggio in una «Assemblea delle assemblee», un’altra delle novità di questo forum amazzonico, dove associazioni, movimenti e sindacati si incontreranno per concordare una agenda comune di azione per i prossimi mesi.
Nella giornata di sabato alcuni incontri e manifestazioni importanti si sono succeduti nei tendoni delle due università amazzoniche che hanno ospitato il Fsm.
Tra esse l’incontro organizzato dalla Ripess, la Rete intercontinentale di promozione dell’economia solidale, che ha dedicato la giornata alle proposte dell’economia solidale per far fronte alla attuale crisi. L’incontro si è svolto in preparazione del vertice internazionale di Ripess, che si svolgerà ad aprile in Lussemburgo. Euclides Mance, uno dei maggiori rappresentanti dell’economia solidale del subcontinente latinoamericano, ha invitato le organizzazioni internazionali a cambiare le politiche promosse sul tema della crisi alimentare, spiegando che «se davvero dobbiamo combattere la crisi, soprattutto quella alimentare, dobbiamo chiedere all’Onu di smettere di regalare soldi alle imprese multinazionali per i loro aiuti alimentari, ma investire più risorse nell’agricoltura familiare e nell’economia solidale». Per l’Italia al tavolo c’erano Fair, Mondo Solidale, Libero Mondo ed Equomercato.
Sabato è stata anche la giornata della «Corsa dei diritti e della solidarietà», organizzata dall’Uisp, l’Unione italiana sport per tutti, che durante il Forum sociale 2007 di Nairobi ha inaugurato la manifestazione con l’intento di mettere in contatto i partecipanti del Forum con gli abitanti della città che lo ospita, in particolare con i quartieri popolari. Alla marcia hanno partecipato oltre duemila persone, molte delle quali provenienti dai quartieri più poveri di Belem, che hanno percorso i 6 chilometri di tracciato attraverso i quartieri di Tierra Ferma e Guamà. La decisione di organizzare una corsa durante i giorni del Forum nasce dalla considerazione per cui – come raccontano gli organizzatori – «lo sport rappresenta uno straordinario strumento di integrazione sociale, abbatte le barriere, educa al rispetto dell’ambiente ed è un luogo di socialità e di non discriminazione».
Ultima delle novità dell’edizione 2009 del Forum, Belem Expanded, la dinamica di interconnessioni inaugurata quest’anno che ha permesso ad associazioni, organizzazioni ed attivisti di connettersi a Belem da ogni angolo del mondo trasmettendo via internet, radio e tv le iniziative decentralizzate organizzate fuori dal territorio del Forum. Un territorio appunto allargato, che ha visto oltre 100 manifestazioni in collegamento nei sei giorni di lavoro. Molto attivi i movimenti messicani, che hanno organizzato una due giorni di mobilitazioni in varie città del Messico in occasione dello svolgimento del Social forum.
Dall’Italia una importante connessione c’è stata il 29 gennaio con il «Concerto per Gaza» tenuto a Roma, nel Teatro Ambra Iovinelli e diffuso in diretta streaming anche a Belem. La connessione – che non è stata che una delle molte iniziative dedicate alla Palestina e al popolo palestinese nell’ambito di questo Fsm 2009 – è arrivata anche fino alla Striscia di Gaza.