Foto: Jason Nardi
Da lunedì 29 ottobre a giovedì primo novembre si è svolta a Belém, capitale del Parà in Brasile e prossima sede del Forum Sociale Mondiale del 2009, la riunione del consiglio internazionale, organismo di coordinamento del movimento dei movimenti che apre la strada ad azioni comuni, al dibattito sui temi portanti della società civile, alla necessità di incontro, confronto e definizione di alleanze per un altro mondo, un mondo diverso e possibile: più equo, più libero, più sano.
Tra i diversi punti all’ordine del giorno, si è discusso in particolare della Giornata di azione globale, prevista per il 26 gennaio 2008, e del prossimo Forum sociale mondiale, che nel 2009 celebrerà la sua ottava edizione.
Le forme di intervento sollecitate dal movimento dei movimenti saranno come sempre improntate alla poliedricità, al pluralismo, alla libertà di azione e all’autonomia di organizzazione delle diverse realtà.
Ad esempio, a Rio de Janeiro si terrà una giornata dedicata alla sensibilizzazione sui temi centrali delle battaglie altermondialiste attraverso occasioni di cultura, di poesia e di musica, con un grande spettacolo nella notte in una spiaggia della città.
In Mauritania si svolgerà il Social forum del Maghreb, imperniato sui temi delle migrazioni e del traffico di esseri umani [e di bambini], dell’acqua e dell’agricoltura da difendere dalle grinfie dell’Organizzazione mondiale del commercio, della cultura africana, del ruolo delle donne e della diffusione dei Forum nel resto dell’Africa. E ancora, da Cartagena all’Amazzonia, dal Mali alle Filippine, dal Belgio alla frontiera del Messico con gli Usa, diverse le manifestazioni nazionali e regionali, dalla Marcia mondiale delle Donne, ai movimenti dei migranti e degli studenti: tutto il mondo sarà in piazza il prossimo 26 gennaio.
Anche il Fal, il Forum degli Enti Locali, sta pianificando diversi progetti tra cui la creazione di una piattaforma virtuale dove sindaci, presidenti e governatori raccontino [personalmente, in un breve video] i propri interventi amministrativi, nel territorio di competenza, in materia di inclusione sociale e di democrazia partecipativa.
Il movimento non può certo dimenticare il World economic forum di Davos e quindi il 26 gennaio molti e molte saranno in Svizzera per gridare al Gotha economico finanziario internazionale che la seconda potenza mondiale continua la propria marcia verso la costruzione di un altro mondo.
Mancano 80 giorni al 26 gennaio, anche in Italia dovremo promuovere questa importante giornata e costruire dei momenti di sensibilizzazione e lotta con le forme più vicine al movimento del nostro Paese.
L’altro punto in discussione è stato la definizione del Forum Sociale Mondiale del 2009, in Brasile per la quinta volta dalla prima edizione a Porto Alegre del gennaio 2001.
Il luogo che ospiterà l’ottava edizione del Forum è Belém do Parà, porta dell’Amazzonia [atterrando con l’aereo, ci si rende subito conto di essere prossimi al delta del Rio delle Amazzoni, con la foresta che si apre all’acqua e all’urbanizzazione, e sulla linea dell’equatore, con tutte le antenne paraboliche in posizione orizzontale].
Il clima è equatoriale ma la città è accogliente e ha luoghi di autentica bellezza culturale e naturalistica. I ritmi di vita sono dettati dalla natura, dal clima in particolare, in un ritorno alle origini e a un primordiale equilibrio che di occidentale ha ben poco.
La città si affaccia sul Rio delle Amazzoni, che scorre placido e infinito con mille imbarcazioni che escono ed entrano dal porto. Il Parà presenta aspetti brutali, dal feroce disboscamento della foresta alle miniere a cielo aperto, dove le pessime condizioni di lavoro si associano a forme di moderno schiavismo, fino alla mattanza sistematica degli indigeni e dei sindacalisti che lottano per difendere la propria terra e il proprio lavoro.
Il forum si terrà qui e necessariamente porrà al centro del dibattito il tema «contigente» della difesa delle popolazioni indigene e quello «permanente» della tutela e dell’uso eco-compatibile dell’ambiente: l’Amazzonia è il primo contenitore mondiale di biodiversità e d’acqua dolce e ha per il pianeta e per l’umanità un ruolo fondamentale.
E poiché i simboli sono necessari anche in epoca di globalizzazione, il consiglio sta pensando di inaugurare il forum non con la tradizionale marcia in strada ma con una manifestazione «nautica» ovvero usando le barche [per molti l’unico mezzo di trasporto] che stringerebbero la città in una cintura dando così un appuntamento possibile a tutti coloro che arriveranno dalla profonda Amazzonia.
L’Amazzonia chiama il movimento dei movimenti, il forum si rimette in marcia, continuiamo a costruire un altro mondo possibile.